Ferramonti: Il campo sospeso, è un film documentario che parla del principale campo d'internamento tra i tanti voluti dal regime fascista tra il giugno e il settembre 1940, all'indomani dell'entrata dell'Italia nella seconda guerra mondiale, dove vennero rinchiusi ebrei, apolidi e slavi.
Il campo fu liberato dagli inglesi nel settembre del 1943, ma molti ex-internati rimasero a Ferramonti anche negli anni successivi e il campo di Ferramonti fu ufficialmente chiuso solo l'11 dicembre 1945. Partendo dal giorno della memoria che viene celebrato ogni anno per commemorare le vittime del nazionalsocialismo, del fascismo e dell'Olocausto, in onore di coloro che a rischio della propria vita hanno protetto i perseguitati, il documentario si snoda attraverso un'accurata ricostruzione dei fatti.
Dalla scelta del luogo dove far sorgere il campo fino alla sua costruzione, dalla vita regolamentata che si svolgeva all'interno di esso, ai rapporti che intercorrevano fra prigionieri di etnie diverse, passando per le testimonianze di storici, superstiti e documenti originali, (c'è anche un filmato originale del campo girato da un operatore militare inglese in possesso dell'Imperial War Museum di Londra) la volontà è quella di approfondire l'argomento in tutte le sue particolarità per dare un quadro il più realistico possibile di una periodo lontano nel tempo e nello spazio, ma che fa parte di una storia mai dimenticata.